Camille Pissarro (nato a Charlotte Amalie il 10 luglio 1830 e deceduto a Parigi il 13 novembre 1903), dopo essere fuggito da una vita borghese nella quale non si riconosceva, in quanto riteneva che la classe borghese non fosse interessata e non perseguisse il “bello”, si diede interamente alla carriera di pittore. Nel corso della sua vita cercò di approfondire la conoscenza di sé, che, a suo dire, è ciò che rende autentica e talentuosa l’arte. Anche se la superficie può sembrare completa fin dall’inizio, manca la padronanza delle sensazioni. Certe nature sono lente a comprendere la propria sostanza; non bisogna preoccuparsi del tempo che passa o di cercare la capacità: quella verrà col tempo. Lo sforzo massimo deve applicarsi ad approfondire il proprio stile, il resto non serve; e per farlo occorrono costanza, determinazione, applicazione e sensazioni libere, spoglie di ogni altra cosa che non sta nella propria sensazione. In questo modo sarà possibile raggiungere la polpa, la sostanza di sé e adeguare ad essa la superficie.
CONTENZIONE
Le donne non devono offrirsi
ma contenersi contenere
è così nel sesso e nel piacere
è così nel corpo nei piedi fasciati
nel sedere
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SEMPRE UNA VIA D’USCITA
“There must be some way out of here,”
Said the joker to the thief,
“Therès too much confusion,
ALLONTANARCI PER LA GIOIA
lasciami qui
lasciami stare
lasciami così
non dire
una parola che
non sia d’amore
per me
per la
mia vita che
è tutto quello che ho
e tutto quello che io ho
e non è ancora
finita…
Testo tra i testi dei CCCP, autore Giovanni Lindo Ferretti, scritta per il padre ma dedicata ad Annarella Giudici, in occasione di un litigio.
Qualunque sia la cronaca inerente al pezzo, colpiscono l’estrema dolcezza malinconica della melodia e il testo stringato. Non poteva essere più lungo se l’intento era sancire una verità assoluta e fondamentale per ogni esistenza: l’amore che mettiamo per la nostra stessa vita ci aiuta a scegliere con chi condividerla.
Questo anelito a vivere è ciò che ci mantiene evolutivi, ciò che ci consente di prescindere dalla felicità per trovare gioia nei giorni, per ritrovare i rapporti con gli altri, al di là delle inevitabili controversie, dei difetti, delle diversità.
VIVERE E’
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NAUFRAGHI E NAUFRAGI
A volte autori e testi si parlano, a distanza di secoli e nonostante il mezzo di espressione sia differente. Così capita a Samuel Taylor Coleridge e Fabrizio De Andre’, trattando, attraverso la metafora del mare, la fragilità dei rapporti umani, il concetto di colpa, le dinamiche di gruppo/ciurma, le debolezze dell’essere umano nelle situazioni di difficoltà e di lotta, quando si trova a scegliere fra se stesso e il bene comune. Tematiche di grande attualità, testi così profondi che sono validi ancora oggi.
THE RYME OF THE ANCIENT MARINER by SAMUEL TAYLOR COLERIDGE
leggilo mentre ascolti Parlando del naufragio della London Valour di F. de Andre’
FIRST PART
It is an ancient Mariner,
And he stoppeth one of three.
«By thy long grey beard and glittering eye,
Now wherefore stopp’st thou me?
DELL’ENERGIA E DEI SUOI BLOCCHI
Elettrica è la spinta
ti da un’emozione al secondo
io sento un mostro chiuso in me
Gabriele è l’uomo che potra salvarci
sempre che non perda troppo tempo
il mondo è superficiale oggi
la gente ha sempre tanto da fare
fumare come macchine a carbone
conto alla rovescia delle ore
oggi è il mio onomastico
è un giorno in cui non si potrà lavorare
ma porterà notizie
a cosa serve tutto questo
mantiene la luce accesa
nella tua testa una luce accesa
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IN VINO VERITAS – DANIELE SEPE
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NUTRIRE LA VITA
Nutrire è un verbo elementare, fondamentale. Descrive l’attività primaria in cui siamo coinvolti ancor prima di nascere. Tuttavia, ci ricorda Jullien, quasi da subito in Occidente questo verbo fondamentale è scisso secondo due sensi, uno proprio, l’altro metaforico, il primo riguardante il nutrimento del corpo, l’altro riguardante il nutrimento dell’anima. La filosofia occidentale non può non leggere questo verbo che attraverso la grande codificazione che oppone il corpo all’anima. Ora, è proprio a tale opposizione che il concetto cinese di “nutrimento vitale” sfugge. Yang sheng, “nutrire la vita” non riguarda né (solo) il corpo né (solo) l’anima. Nutrire la vita significherà, in una prima fondamentale approssimazione, mantenersi in vita, sviluppandola e affinandola. Rispetto all’opposizione anima-corpo, il pensiero cinese pensa l’inseparatezza del processo vitale, che deve essere mantenuto e affinato, decantato.
Come l’antico pensatore Zhuangzi chiarisce, nutrire la vita significa rafforzare in sé la vitalità: “impegnandomi
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BABBOMORTO
Viviamo nell’epoca del babbomorto
figli che vivono del passato
e si aggrappano su spalle che rimangono
ferite: costano troppo i medicamenti.
Gli squarci non faranno che infettarsi
per lo spessore degli artigli
nutriti a sorrisi e caviale.
Il primo insegnamento
è quello che vale,
un muoioperte che ha un capo solo
e la coda in cancrena:
sarà recisa.
Difficile nutrisri del frutto
beccato a torsolo dagli uccelli
in perenne stagione di lotta.
Babbomorto: s.m. (pl. babbimòrti) pop. Debito contratto dal figlio che verrà pagato con l’eredità, alla morte del padre.
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BIT COIN, LA MONETA IRREALE
Bitcoin (simbolo: ฿; codice: BTC o XBT) è una moneta elettronica creata nel 2009 da un anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, implementando un’idea dello stesso autore presentata su Internet a fine 2008. Il nome Bitcoin si riferisce anche al software open source progettato per implementare il protocollo di comunicazione e la rete peer-to-peer che ne risulta.
- bit coin
A differenza della maggior parte delle valute tradizionali, Bitcoin non fa uso di un ente centrale: esso utilizza un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni, e sfrutta la crittografia per gestire gli aspetti funzionali come la generazione di nuova moneta e l’attribuzione di proprietà dei bitcoin.
La rete Bitcoin consente il possesso ed il trasferimento anonimo delle monete; i dati necessari ad utilizzare i propri bitcoin possono essere salvati su uno o più personal computer sotto forma di “portafogli” digitali, o mantenuti presso terze parti che svolgono funzioni simili ad una banca. In ogni caso, i bitcoin possono essere trasferiti attraverso Internet verso chiunque disponga di un “indirizzo bitcoin”. La struttura peer-to-peer della rete Bitcoin e la mancanza di un ente centrale rende impossibile per qualunque autorità, governativa o meno, di bloccare la rete, sequestrare bitcoin ai legittimi possessori o di svalutarla creando nuova moneta.
Bitcoin è una delle prime implementazioni di un concetto definito cryptocurrency, descritto per la prima volta nel 1998 da Wei Dai su una mailing list[2].
http://it.wikipedia.org/wiki/Bitcoin
Prime problematiche: Bitcoin, arresti per riciclaggio di denaro. Coinvolto il “predicatore” della web-moneta
Per saperne di più: Bitcoin e i suoi fratelli: piccola guida al denaro virtuale
Facciamo filosofia: DENARO VIRTUALE IN UN MONDO REALE
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